Per parlare della mia esperienza, non posso limitarmi a descrivere la visita di oggi, devo tornare a 5 anni fa quando purtroppo mi diagnosticarono una cisti all'ovaio che doveva essere tolta con una certa urgenza, "un intervento di Rutine" mi dicevano, " nel giro di un'ora e mezza sei fuori"... Così andai a sottopormi all'intervento, un dottore di cui non cito il nome per una questione di serietà, eseguì una laparoscopia per rimuovere la cisti ma durante l'intervento "qualcosa andó storto", non sto qui a scendere nei dettagli, ma fu chiamato d'urgenza il dottor Vigorito che intervenne durante la mia operazione salvandomi letteralmente la vita per la prima volta, qualcuno potrebbe dire che ha fatto il suo dovere da medico: vero. Ma non è finita quì... Il mio intervento durò un bel po' di ore in più e di conseguenza anche la mia permanenza in ospedale fu più lunga del previsto, mi fecero uscire il 22 dicembre dopo 8 giorni dall'intervento. Incontrai il dottor Vigorito per caso durante una visita di controllo post operatorio e fu l'unico che ebbe il coraggio di spiegarmi cosa era accaduto durante il mio intervento dandomi risposte a cui gli altri fino a quel momento avevano risposto solo in maniera approssimativa e fugace ottenendo come risultato solo l'accrescere dei miei dubbi e delle mie perplessità circa la mia operazione e il post operatorio che stavo affrontando con molta fatica. Addirittura mi fu detto che ciò che mi avevano tolto era di natura sierosa "aaah non era niente in pratica acqua" non dimentico queste parole e neanche il momento in cui il dottor Vigorito mi lesse l'esame istologico spiegandomi la vera natura di quello che avevo avuto e preoccupandosi di darmi tutte le risposte di cui in quel momento avevo bisogno per affrontare il recupero fisico e psicologico. Qualcuno potrebbe dire ancora che indossava il camice e che stava facendo solo bene il suo lavoro: d'accordo. Il 31 dicembre mi svegliai in un mare di sangue che veniva fuori dal taglio all'ombellico praticato durante l'intervento, corsi in ospedale. Quando arrivai al piano incontrai il dottor Vigorito, aveva finito il suo turno, aveva addosso il cappotto e in mano la borsa, c'era giù il figlio che lo aspettava per andare a festeggiare la fine dell'anno. Quando mi vide e io alzai la maglia senza neanche guardarmi posò tutto, si tolse il cappotto e indossò a volo camice e guanti, prese un bisturi e mi drenó manualmente una quantità assurda di sangue, ematoma interno che si era organizzato nel mio addome e che date le dimensioni il mio corpo non riusciva a riassorbire e che se non fosse stato drenato in quel modo, mi avrebbe potuto causare una forte infezione e chissà come sarebbe finita. Forse è vero, il dottor Vigorito, fa il suo "lavoro" ma penso che quello del medico più che un lavoro debba essere una vocazione, e probabilmente in certi casi oltre al professionista vien fuori davvero l'uomo o la donna che sei e io posso dire di aver avuto la fortuna di incontrare nella sfortuna totale UN GRANDE UOMO E UN GRANDE DOTTORE DEGNO DI TALE TITOLO E CHE DA ONORE SUL SERIO AL CAMICE CHE PORTA. E fidatevi che non è una cosa così frequente e scontata purtroppo. Non so quanti avrebbero avuto lo stomaco di guardare negli occhi un'agguerrita ragazza di 20 anni adirata e piena di dubbi e di spiegarle tutto senza mai batter ciglio e non so quanti al posto suo si sarebbero fatti carico, come ha fatto lui, di porre rimedio a danni non inflitti da lui su una ragazza giovane e con un caratterino non indifferente, affrontando i problemi che avevo con piena sicurezza e con grande consapevolezza di quel che doveva fare. Ripeto, un grande medico e un grande uomo. Non smetterò mai di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me e che farà per me quando avrò dei bimbi che voglio nella maniera più assoluta sia lui a farli nascere. Perché un dottore, deve sapere quello che fa e trasmetterti SERENITÀ e lui è l'unico che con me ci riesce sempre. TANTA STIMA!!!!
Paziente